Presentazione libro
Venerdì 25 novembre - ore 21, Cafè dei Libri, via Vicolo Gamba 5, Bassano del Grappa (Vi)
Sabato 26 novembre ore - 17Biblioteca Domaschi, c/o CIRCOLO PINK, Via Scrimiari 7, Verona
"ARDITI, NON GENDARMI!" Dalle trincee alle barricate: arditismo di guerra e arditi del popolo (1917-1922)
sarà presente l'autore MARCO ROSSI
Editrice Biblioteca Franco Serantini (2011)
“Un solco profondo di sangue macerie ,fumanti divide fascisti e Arditi”Argo Secondari - comandante degli Arditi del Popolo
Quarta di copertina.Gli Arditi del popolo, prima espressione dell’antifascismo in armi, si opposero con ogni mezzo agli squadristi di Mussolini alla vigilia della sua salita al potere, nella guerra civile seguita alla Prima guerra mondiale. Anche se per breve tempo, la loro azione fu al centro delle cronache dell’epoca e tutti gli schieramenti politici dovettero misurarvisi. Ciò nonostante, è stata oggetto di una lunga rimozione: il fatto che ex-combattenti, veterani dei reparti d’assalto, non solo si fossero sottratti alla strumentalizzazione mussoliniana, ma vi si fossero opposti anche con le armi contendendo al fascismo l’eredità “spirituale” dell’arditismo, ha rappresentato un precedente scomodo, difficile da interpretare. Ancora oggi la storiografia stenta a distinguere i ruoli giocati rispettivamente da arditi, futuristi, legionari fiumani e sindacalisti rivoluzionari in una situazione instabile e contraddittoria quale fu quella del Primo dopoguerra. La nuova edizione rivista e ampliata di Arditi, non gendarmi! ripercorre le tracce che dal fango delle trincee, passando attraverso le piazze di Fiume, portarono alle barricate dell’autodifesa proletaria contro l’aggressione fascista.
Organizza per Bassano del Grappa:Collettivo Informa d'azioneMalfattori
Prganizza per Verona:Biblioteca Domaschi
Recensioni:
Umanità Nova
InterMarx
Pisa Notizie
„La parola comunismo fin dai più antichi tempi significanon un metodo di lotta, e ancor meno uno speciale mododi ragionare, ma un sistema di completa e radicaleriorganizzazione sociale sulla base della comunione deibeni, del godimento in comune dei frutti del comunelavoro da parte dei componenti di una società umana,senza che alcuno possa appropriarsi del capitale socialeper suo esclusivo interesse con esclusione o danno dialtri.“ Luigi Fabbri
Nessun commento:
Posta un commento