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venerdì 8 gennaio 2021

Il movimento libertario negli Stati Uniti - Gianni Cimbalo ucadi.org

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La pantomima che ha fatto seguito alle elezioni negli USA si avvia alla fine e la squadra di Biden prende forma, dovendo tenere conto delle diverse componenti dell’alleanza che hanno portato alla vittoria il candidato democratico. La coalizione che si è creata spazia dai centristi che fanno capo ai tradizionali elettori del partito democratico e si irrobustisce via via che ci si sposta a sinistra verso gli attivisti di Sanders e non solo. Non abbiamo spazio e strumenti sufficienti per analizzare la composizione delle diverse componenti e perciò focalizzeremo la nostra attenzione su quella libertaria e di classe cercando di tratteggiarne sviluppo, struttura e dare conto della sua influenza sulle posizioni che oggi assume la sinistra in USA.

Alle origini delle organizzazioni di classe negli USA

La presenza di una componente di sinistra libertaria negli Stati Uniti, contrariamente a quando si crede, non è nuova ed è anzi interconnessa con la storia e lo sviluppo del movimento operaio in questo paese. Una storia spesso ignorata, ma tuttavia molto importante per lo sviluppo del sindacato e delle forze politiche della sinistra. Bisogna tenere conto che negli Stati Uniti della seconda metà dell’800 l’industria ebbe un formidabile sviluppo; ciò portò anche alla nascita di un forte movimento operaio. Ben presto il conflitto tra capitale e lavoro assunse forme radicali di scontro.
Nel corso di una manifestazione operaia di sostegno a uno sciopero, svoltasi in piazza Haymarket (Chicago Illinois) il 1º maggio 1886 uno sconosciuto lanciò una bomba su un gruppo di agenti di polizia, uccidendone uno. In risposta la polizia sparò uccidendo quattro cittadini e sette poliziotti e ferendo moltissime persone. Per questi fatti vennero condannati a morte per impiccagione otto lavoratori anarchici di origine tedesca, in seguito riconosciuti innocenti. In ricordo dell’evento il Congresso Internazionale di Parigi del 1889, che diede vita alla Seconda Internazionale, proclamò il 1º maggio festa internazionale dei lavoratori.
Negli anni successivi il movimento operaio (e quello anarchico) si svilupparono negli Stati Uniti e il 27 giugno 1905 durante il “Continental Congress of the Working Class” (Chicago, USA), venne fondato un sindacato di orientamento anarcosindacalista e rivoluzionario su posizioni di classe che ha sviluppato le sue lotte senza distinzioni
etniche, sessuali o di genere, in opposizione alle politiche sindacali corporative allora prevalenti: l’Industrial Workers of the Word.
Nel suo manifesto costitutivo è scritto:
«La classe lavoratrice e quella capitalista non hanno nulla in comune. Non vi può essere pace mentre la fame e la povertà regnano fra i milioni di lavoratori ed i pochi, che compongono la classe padronale, hanno tutte le ricchezze della vita. Fra queste due classi la lotta dovrà svolgersi finché tutti i lavoratori non si riuniranno sul campo politico, come su quello economico, per prendere e tenere quello che essi hanno prodotto con il loro lavoro, attraverso una organizzazione economica dei produttori senza affiliazioni con qualsiasi partito politico. L’accentrarsi sempre crescente
della ricchezza e del controllo delle industrie in un numero sempre minore di mani, rende i sindacati di mestiere inabili ad affrontare la potenza crescente del capitalismo, poiché le unioni di mestiere permettono uno stato di cose in cui un gruppo di lavoratori possono essere posti contro un altro gruppo di lavoratori della medesima industria, apportando così la disfatta nelle lotte del lavoro. Le unioni di mestiere aiutano anche la classe padronale ad inculcare nei lavoratori la falsa credenza che la classe operaia ha degli interessi in comune con la classe padronale. Queste condizioni disagevoli possono essere cambiate e gli interessi della classe lavoratrice ben difesi solamente da un’organizzazione formata in tal modo che tutti i suoi membri di una data industria, ed anche in tutte le industrie se necessario, possano abbandonare il lavoro quando esiste uno sciopero o serrata in un dipartimento di essa, facendo si che un’offesa fatta ad uno diventi un’offesa fatta a tutti
Dopo un durissimo ciclo di lotte che si sviluppò per tutto il primo ventennio del ‘900 questo sindacato venne militarmente sconfitto e represso con l’uso della Guardia Nazionale, i suoi militanti, in molti emigrati negli USA, vennero espulsi andando a fecondare con la loro militanza di classe i movimenti rivoluzionari in tutto il mondo, soprattutto in Russia.

La lotta contro il fascismo e il nazismo

Nel ventennio che precede la seconda guerra mondiale il movimento anarchico e le organizzazioni rivoluzionarie negli Stati uniti subiscono una dura repressione che culminò nell’emblematico processo a Sacco e Vanzetti e nella loro condanna a morte. Dalle manifestazioni di solidarietà per i due anarchici nacque una mobilitazione a livello mondiale che coinvolse molta parte dell’opinione pubblica americana Intanto accanto alla componente di classe dell’anarchismo crebbe e si sviluppò una frazione dell’anarchismo su posizioni interclassiste e antiorganizzatrici che finirà per prevalere
nell’immaginario collettivo come prototipo dell’anarchismo in USA. L’anarchismo entra in crisi sotto l’attacco concentrico di fascismo e nazismo e dei partiti comunisti della II internazionale.

La rinascita del movimento libertario USA negli anni ’70 e ‘80

L’anarchismo statunitense come tutta la sinistra in USA entra quindi in un sonno catatonico dal quale inizia a riemergere solo alla metà degli anni ’60. Nell’autunno del 1964 il movimento libertario e anarchico ricompare negli Stati Uniti nella rivolta esplosa all’Università di Berkeley. Gli studenti scendono in sciopero per protestare contro il divieto dell’Università di fare politica, chiedono la libertà di parola e si oppongono alla guerra in Vietnam e alla coscrizione obbligatoria. La ricerca della libertà e l’antimilitarismo, tipiche parole d’ordine dell’anarchismo, reclutano molti consensi
tra i giovani rafforzati dalle teorizzazioni innovative di orientamento libertario della scuola di Francoforte (Marcuse, Horkheimer) e contribuiscono a sviluppare e orientare le lotte studentesche in tutte le Università e il costume dei giovani. È l’inizio del ’68. Il diffondersi di idee libertarie nei comportamenti sociali la liberalizzazione sessuale, contribuiscono a trasformare il sentire sociale. Già alla fine degli anni ’70 viene creata nel nordest del paese dal Movement for a New Society (MNS), un gruppo con sede a Philadelphia, la principale organizzazione di ispirazione anarchica per l’attività antinucleare, “guidata” da un attivista per i diritti dei gay George Lakey, che, come molti altri membri del gruppo, era un anarchico quacchero. Egli utilizza un metodo libertario nella gestione dell’organizzazione e agisce da facilitatore nel dibattito per promuovere la partecipazione e la crescita collettiva: nascono per la prima volta dai corsi di formazione MNS a Philadelphia e Boston. L’esperienza del MNS ha reso popolare il processo decisionale basato sul consenso di tutti gli associati, ha introdotto il metodo di organizzazione del consiglio dei portavoce che costruiscono dal basso strutture di
partecipazione, diffondono le tecniche di de-programmazione per poter disimparare comportamenti oppressivi e formare gli attivisti e i militanti politici, propongono la creazione di imprese di proprietà cooperativa teorizzando la cosiddetta politica prefigurativa.
Negli anni ’80 l’anarchismo negli Usa si lega agli squat «occupare senza averne diritto» e ai centri sociali ABC No Rio o C-Squata New York City [1]. Viene costituito l’Institute for Anarchist Studies, un’organizzazione senza scopo di lucro fondata da Chuck W. Morse per sviluppare le elaborazioni politiche su posizioni comuniste anarchiche, per assistere
[1] Nel 1980 si tiene a Portland, Oregon, il primo simposio internazionale sull’anarchismo e nel 1986 a Chicago la conferenza Haymarket Remembered per celebrare il centenario della rivolta di Haymarket. Seguono i convegni continentali annuali a Minneapolis (1987), Toronto (1988) e San Francisco (1989) che costituiscono una rinascita degli ideali anarchici negli Stati Uniti gli scrittori anarchici e stimolare gli studi sulla soria dell’anarchismo di classe.. Nel 1984 viene fondata la Workers
Solidarity Alliance (WSA) organizzazione politica anarco-sindacalista che pubblicava Ideas & Action (dal 1 ° maggio 2010, la WSA ha rilanciato la pubblicazione Ideas and Action in formato rivista elettronica) affiliata alla International Workers Association (IWA-AIT), la federazione internazionale di sindacati e gruppi anarco-sindacalisti che opera anche attualmente. La WSA sostiene che occorre costruire nuova società e un mondo migliore basato sui principi di “solidarietà e autogestione”, e “che una tale società sarà realizzata solo dai lavoratori attraverso proprie organizzazioni di massa autogestite, partendo da zero” e lottando contro la disuguaglianza di genere, il razzismo strutturale, l’oppressione delle persone come parte della più ampia lotta per la liberazione sociale e l’autogestione. Per la WSA sia il capitalismo che il socialismo di stato sono basati sulla sottomissione e sullo sfruttamento della classe lavoratrice. Pertanto i lavoratori
devono prendere il controllo delle aziende per le quali lavorano e costruire istituzioni basate sulla democrazia partecipativa delle assemblee sul posto di lavoro e di quartiere e smantellare le gerarchie statali, in modo che la maggior parte delle persone prenda il controllo degli affari pubblici. Queste idee vengono propagandate e diffuse negli ambienti progressisti e nella classe operaia statunitense e guadagnano consensi.

Dall’anarchismo degli anni ’90 ad oggi

L’anarchismo USA solo negli anni ’90 sposta l’attenzione dall’oppressione di classe a tutte le forme di sfruttamento e inizia ad affrontare seriamente il problema del razzismo con gli anarchici neri Lorens Ervin e Kwasi Balagoon, pubblicando la rivista Race Travor. Altre organizzazioni come Love and Rage, Anarchist People of Color,
Black Autonomy e Bring the Ruckus concorrono all’organizzazione del movimento. Mentre la WSA continua la sua attività in coincidenza con l’esplosione del movimento Occupy Wall Street (2011) nel quale la presenza anarchica è stata rilevante si attivarono accanto alla Worker Solidarity Alliance diverse nuove organizzazioni libertarie.[2] Viene costituito nel 2011 il gruppo May First Anarchist Alliance con membri in Michigan e Minnesota che ha come punto di riferimento la classe operaia e che promuove un anarchismo non dottrinario che include varie componenti dell’anarchismo. Da alcuni singoli membri della Worker Solidarity Alliance viene costituita un’organizzazione separata per iniziative internazionaliste a sostegno del Cile della quale fanno parte Nrcocomunisti anarcosindacalismi, comunisti anarchici e
piattaformisti per coordinare nel 2014 il tour “Lottare per vincere: anarchici che costruiscono il potere popolare in Cile.”
Dalla risposta alla svolta di destra che caratterizza il paese durante la presidenza Tump e dalla manifestazione Unite the Right, sono sorti numerosi gruppi antifascisti in tutta la nazione. Questo crescita di organizzazioni antifasciste ha portato molti militanti nelle organizzazioni anarchiche e numerosi gruppi si sono riorganizzati come antirazzisti, in
collaborazione con il movimento Black Lives Matter. Molti gruppi anarchici hanno preso parte alle proteste contro l’assassinio di George Floyd e hanno partecipato alle lotte per l’abolizione della polizia contribuendo a far crescere un movimento di massa della sinistra che è sceso in campo contro le organizzazioni sovraniste e neofasciste.
È stato quasi un fatto naturale che in un momento politico di polarizzazione della popolazione del paese e di forte caratterizzazione delle sue componenti politiche il movimento anarchico contribuisse in modo rilevante a caratterizzare e orientare con rivendicazioni sull’ambiente e le libertà civili la componente più radicale di coloro che hanno votato Biden, con l’intento di evitare una deriva fascista e razzista del paese.

L’amministrazione Biden e lo sviluppo della lotta di classe in USA

Gli anarchici e i libertari statunitensi sanno bene che Biden si trova attualmente fra due forze che perseguono distinte politiche, entrambe rivelatesi fondamentali per la sua vittoria alle elezioni ed “è schiacciato tra l’establishment del partito, i clintoniani che poco differiscono dai repubblicani moderati e gli attivisti che hanno galvanizzato la base
spingendola a votare per lui”. Sanno però che per cambiare bisogna continuare a lottare e non si può delegare, perché il potere, è sempre nelle mani dei governanti: qualunque sia il governo, repubblicano o democratico.
Donald Trump ha saputo estrarre i veleni radicati nella cultura e nella storia americana: razzismo, suprematismo bianco, xenofobia, misoginia e li ha amplificati, dando al rancore contro le élite motivazioni razionali e populiste, ha denunciato le élite, pur lavorando per loro. Essi sanno che ora la gente avverte la necessità del cambiamento della propria vita quotidiana e vuole che ciò avvenga. Anche se molti di loro hanno votato per Biden come male minore sono consapevoli che la strategia politica suggerisce di votare e poi tornare a fare pressione, affinché si vada nella direzione
giusta, perché è solo attraverso le lotte e la mobilitazione che si può ottenere il cambiamento. Forte di questa consapevolezza il movimento anarchico negli USA, nelle sue pur diverse componenti, cerca di svolgere un ruolo di orientamento dei comportamenti sociali ben più ampio del numero di militanti di cui dispone, cercando di educare alla partecipazione, alla mobilitazione e alla lotta per cambiare la società.

[2] Viene organizzata dalla Worker Solidarity Allance una serie di conferenze ad invito denominate Class Struggle Anarchist Conference, alle quali si uniscono di volta in volta altre organizzazioni che vogliono federare un certo numero di organizzazioni
anarchiche locali e regionali. Nel 2013 viene costituita da un certo numero di gruppi locali e regionali, tra cui Common Struggle, precedentemente noto come Northeastern Federation of Anarchist Communists (NEFAC), dalla Four Star Anarchist Organization in Chicago, dalla Miami Autonomy and Solidarity, dalla Rochester Red and Black e dal Wild Rose Collective con sede a Iowa Cityè la Black Rose Anarchist Federation,

Gianni Cimbalo

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