Una crisi che si traduce in una messa in discussione del tradizionale bipartitismo. Il segnale è che a partire dalle lotte sociali e da una lotta intransigente contro i piani d’austerità e le politiche antipopolari che si può rafforzare e far crescere la sinistra di alternativa, comunista e di classe. Rompere questo dispositivo di potere (“delega” e “rappresentanza”) evitando di essere ancora sudditi, vuol dire farsi carico in prima persona dell'agire politico e sviluppare non solo pensiero, ma anche pratiche di liberazione. La precondizione è costituire un “luogo politico” - Comitato popolare– che nel territorio accolga, spogliati di ogni appartenenza partitica, sindacale, associativa, ogni individuo, ogni sincera compagna, ogni onesto compagno, disponibili tutte e tutti a proporre, organizzare e lavorare per un sistema che dal basso possa affrontare e risolvere i problemi della cittadinanza conferendo autonomia e responsabilità politico-amministrativa nuove ad ambiti istituzionali socio-territorialialmente “partecipati”, imponendo socialmente l'agenda politica. Ad esempio, la zona sx piave, è lo scenario entro il quale muoverci a fronte d'una socialità atonomisticamente frammentata e zone specializzate per funzioni. Costruire un comitato per il superamento della crisi per ogni ambito territoriale può significare costruire un propria capacita di ricomporre politicamente il territorio aggredendone i santuari del potere che da questa parcellizzazione trae beneficio. Sottrarsi ad ogni gioco politico eterodiretto dai “soliti noti” e vivere politicamente ed esclusivamente nello spazio/tempo della comunità in cui si riesce a giocare la propria dimensione popolare delle forme di vita, esigendo “beni comuni” in ogni città del territorio d'appartenenza . . . . E’ necessario porre al centro del confronto politico e sociale le ragioni dei lavoratori/ci, dei precari, dei disoccupati, della sanità, della scuola pubblica, attorno ad una piattaforma di lotta che unifichi tutti gli sfruttate/i in una lotta vera, continuativa, radicale, capace di capovolgere i rapporti di forza e di aprire la via di una vera alternativa. La grande manifestazione operaia del 16 Ottobre, le lotte di resistenza in centinaia di aziende, le mobilitazioni nella scuola e nell’università rivelano le potenzialità di una larga condivisione contro il sistema degli industriali, dei banchieri, dei loro partiti, dei loro governi. Ma c’è bisogno di una sinistra, che abbia il coraggio di battersi contro questo sistema e di favorire una socialità altra
14 dicembre a Roma, proposto da uniti contro la crisi, da treviso il pullman per andare è in tarda serata del 13. Prezzo a persona circa 15-18 euro. Poi se ci sono studenti-disoccupati si vedrà di fare dei prezzi politici.
Sarebbe bello riuscire a portare operai licenziati, in cassaintegrazione, insieme a studenti e precari. Per informazioni chiamare fabio 3493242428
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