„La parola comunismo fin dai più antichi tempi significanon un metodo di lotta, e ancor meno uno speciale mododi ragionare, ma un sistema di completa e radicaleriorganizzazione sociale sulla base della comunione deibeni, del godimento in comune dei frutti del comunelavoro da parte dei componenti di una società umana,senza che alcuno possa appropriarsi del capitale socialeper suo esclusivo interesse con esclusione o danno dialtri.“ Luigi Fabbri
per giulio

giovedì 27 maggio 2010
Brutti caratteri 6 editoria e culture indipendenti
Verona 27-28-29 maggio / 4-5-6 giugno 2010
Capite ora perché i libri sono odiati e temuti? Perché rivelano i pori sulla faccia della vita. La gente comoda vuole soltanto facce di luna piena, di cera, facce senza pori, senza peli, inespressive.Ray Bradbury, Fahrenheit 451
Corpi. Corpi sequestrati, reclusi e percossi a morte, come quelli di Stefano Cucchi, Federico Aldrovandi, Aldo Bianzino, Stefano Frapporti, Marcello Lonzi, Giuseppe Uva e tanti altri come loro. Corpi violati, offesi e sfregiati come quelli delle prostitute, delle trans, delle lesbiche, delle donne vittime di violenza nel “focolare domestico”. Corpi “a perdere”, come quelli dei morti sul lavoro, e dei tanti lavoratori precari e non ai quali la crisi e le politiche economiche regalano un futuro in cui l’unica certezza è l’incertezza.
Corpi invisibili e schiavizzati, come quelli dei migranti. Corpi sottratti e normati, come quelli di chi è privato della possibilità di decidere da sé come intende vivere, amare, procreare, morire. Corpi scelti, corpi speciali, corpi franchi, quelli che combattono le guerre moderne e che sembrano fornire il modello cui ispirare il governo dello spazio pubblico nelle nostre città. Anticorpi, quelli che si sviluppano attraverso il confronto tra pari, la conoscenza, l’analisi, la diffusione di una cultura critica, libera, indipendente dal potere.
BRUTTI CARATTERI È AL COPERTO: SI TIENE ANCHE IN CASO DI PIOGGIADURANTE TUTTA LA RASSEGNA È POSSIBILE MANGIARE E BERE (con possibilità di ALTERNATIVA VEGANA)
Nel 2010, Brutti caratteri giunge alla sua sesta edizione. Promossa dalla Biblioteca G. Domaschi, da La Chimica, dal Circolo Pink glbte e dall’associazione Esposta, Brutti caratteri è esposizione e presentazione di volumi, dibattiti e workshop, mostre e proiezioni, teatro e concerti. Uno spazio di confronto e di crescita reciproca al di fuori dei percorsi angusti del populismo identitario, che vede in ogni cultura altra un pericolo per la propria sicurezza _
PROGRAMMA COMPLETO:
http://veronainforme.noblogs.org/
http://www.circolopink.it/BC6-2010.htm
mercoledì 26 maggio 2010
giornate antirazziste a pordenone
VENERDI 4 GIUGNO18.00- spritz antirazzistacon sorteggio squadre che parteciperanno al torneo di calcio a 5- Intervallodegustazione piatti tipici , anche vegetariani
20.30
I DIRITTI NEGATI DEL LAVORO MIGRANTE
tavola rotonda con
ABDOU FAYE (CGIL Friuli-Ven.-Giulia)
KANISH MVUDISA (Ass. Migranti Extracomunitari di Pordenone)
GABRIEL TSHIMANGA (Medioc volontario dell'ambulatorio STP , starnieri temporaneamente presenti , di pordenone)
SABATO 5 GIUGNO
9.00-18.30-Torneo antirazzista : dai un calcio al razzismo
18.30 incontro dibattitoRAZZISMI E MIGRAZIONI conPietro Basso (proff. di Sociologia Generale presso l'universita Ca' Foscari di Venezia
ristoro e ...
alle 21.00CONCERTO DEI :SAKEBURAKE+LE BARBUTE DI ANVERSADOMENICA
6GIUGNO
9.00-16.00-Torneo di calcio antirazzista : dai un calcio al razzismo
17.00-PREMIAZIONI E FIESTA !con degustazioni di piatti tipici :cous cous , asado , kabely pallv-
MUSICA CON :QUEBRA MOLAS
INFO 3396812954
udine manifestazione studentesca 3 giugno
http://studentiudine.org/index.php?/topic/1231-corteo-contro-la-repressione-3-giugno-2010-udine/Giovedì 3 giugnoManifestazione studentesca contro ogni repressioneRitrovo 8:15 piazzale cavedalis (davanti allo zanon)Nell'autunno 2008 un'onda di indignazione attraversò scuole (euniversità?): era stata presentata l'ennesima riforma che per risanarel'economia del paese andava a tagliare senza scrupoli il sostegno al nostrogià disastrato sistema scolastico. Gli studenti non rimasero immobili e intutto il territorio si diffuse un clima di protesta. Anche a Udine ci fuuna presa di
posizione forte e decisa, come nel caso del Sello (Occupato),del Malignani e del Copernico (Autogestiti). Ora, a più di un anno daquesti fatti, due ragazzi come noi si trovano in un'aula di tribunale adaffrontare una possibile condanna a 30 giorni di carcere, commutati in piùdi 1000 euro di multa, con l'accusa di aver occupato il liceo Marinelli.Abbiamo lottato tutti insieme contro la riforma, ora è giusto difenderetutti insieme degli studenti come noi, con la sola colpa di aver espressole proprie idee.Questo è solo uno degli esempi della repressione che ha colpito tuttaItalia e che a Udine è culminata durante una riunione del MovimentoStudentesco nel novembre 2009 con il sequestro del C.S.A. di Scalo Nuovo econ le ultieriori denunce a 8 ragazzi.Per aiutare i ragazzi puniti per la causa che ci ha unitomovimento studentesco – udineper info:studentiudine.orgstudentiudine@inventati.org
venerdì 21 maggio 2010
Lucetti a padova !!!!!
*Domenica 30 maggio ore 20:40 – Centro Documentazione Anarchica –
presentazione del libro. Gino Lucetti: Lettere dal carcere dell’attentatore di Mussolini(1930-1943)
Curato da: Marina Marini – edito da Galzerano Editore
Interverrà l’autrice
Un libro sulla libertà di pensiero, scritto in prigionia.
La raccolta delle lettere scritte dal carcere da Gino Lucetti, dopo il suo fallito attentato a Mussolini l’11 settembre 1926, racconta parte della vita e del pensiero di un anarchico individualista nato nel 1900 a Carrara e cresciuto insieme al crescere della dittatura fascista. L’idea di trascrivere queste lettere è nata anche a seguito dell’impatto avuto al G8 di Genova nel Luglio 2001, dove il duro scontro tra realtà e manipolazione mi ha convinto del fatto che gli individui trovano la loro pienezza esistenziale solo quando sono messi in grado di realizzare la propria libertà ed autonomia.
segue dibattito e buffet
Luogo: Via Cornaro 1, Padova - (ex macello. Ingresso Planetario. Di fronte pizzeria)
lunedì 17 maggio 2010
75° CdD della FDCA di Reggio Emilia
I LAVORATORI EUROPEI SVENDUTI PER UNO SCUDO DI 750 MILIARDI
CONTRO I SIGNORI DI BRUXELLES
RICOSTRUIRE LO SPAZIO SOCIALE EUROPEO
COSTRUIRE RETI DI RESISTENZA SOLIDALE SENZA CONFINI
Stato non mangia Stato. Specialmente se è avvelenato e contagioso. L’Unione Europea ha dovuto suo malgrado salvare lo Stato greco per arginare un duplice contagio: quello da debolezza monetaria delle casse della Grecia e quello da forza combattiva del movimento di protesta dei lavoratori greci. Salvare da bancarotta lo Stato greco era necessario perché le mobilitazioni sociali e politiche in Grecia stavano svelando l’inganno su cui è stata costruita l’Unione Europea e potrebbero innescare movimenti simili in altri Paesi a rischio come il Portogallo, la Spagna , l’Irlanda e …l’Italia. Insostenibile.
Ma salvare la Grecia era necessario anche per garantire la stabilità del più grande mercato capitalistico (ben oltre i confini della sola UE) e quindi gli interessi di grandi e medie istituzioni finanziarie ancor prima delle industrie europee.
Non è un caso che dei 750 miliardi di euro stanziati da Bruxelles, i prestiti pari a 440 mld della UE più 220 mld del FMI hanno come obiettivo il rimborso dei debiti in scadenza per Paesi come la Grecia ora e poi il Portogallo, l’Irlanda e la Spagna. E non è un caso che i restanti 90 miliardi di euro (30 del FMI più 60 della Commissione Europea) hanno come obiettivo la fornitura di credito a Paesi probabilmente con problemi nella bilancia dei pagamenti e nel debito, come era stato fatto nel recente passato per l’Ungheria, la Lettonia , la Romania , che costituiscono ancora un problema ai confini della zona euro.
Ma una quantità illimitata di miliardi di euro uscirà dalle casse della BCE per essere destinata all’intervento sul mercato dei titoli di stato (ancorché “spazzatura”) per acquistarli, farne scendere i rendimenti e farne salire i prezzi; per l’immissione e il ripristino di liquidità sui mercati finanziari, anche a costo di riattivare i titoli sospesi con la Federal Reserve come ai tempi della tristemente famosa Lehman.
Giubilo per gli investitori d’oltreoceano e d’oltremanica!
Ma tutto questo ha un costo sociale. Un costo sociale enorme. Di questo si è reso conto il movimento di lotta in Grecia: il salvataggio della Grecia coincide con il sacrificio del suo popolo, dei suoi lavoratori, con un’operazione depressiva sul salario, sugli stipendi, sulle pensioni, sull’assistenza, sulle imposte indirette. Il prestito ricevuto dalla Grecia sarà ripagato dai lavoratori greci, mentre le sue istituzioni finanziarie tornano a far affari nelle Borse del continente.
Lo stesso sta per accadere per Portogallo, Irlanda e Spagna che dovranno emettere solo nel 2010 145 mld di titoli di stato per rimborsare titoli in scadenza e finanziare il deficit, a cui aggiungere i 250 mld per l’Italia. Se la ex-Tigre Celtica ha già iniziato la cura dimagrante a danno dei suoi lavoratori, per Spagna e Portogallo si apre un periodo di stretta sul versante delle infrastrutture e della spesa per istruzione e sanità, con conseguente riduzione del potere d’acquisto e della ricchezza nelle mani dei lavoratori, sempre più impoveriti e ricattabili.
Anche se benevole agenzie di rating dicono che l’Italia è fuori dai cosiddetti PIGS, nel nostro Paese si attendono altrettante misure restrittive su uno scenario in cui le retribuzioni sono le più basse in Europa e lo stato sociale è stato assottigliato negli ultimi 15 anni a tutto vantaggio di privatizzazioni e sussidiarietà. Se già Confindustria a braccetto con la CISL chiedono interventi nella direzione prevista per la Grecia e gli altri (con adeguate compensazioni per le imprese), è tuttavia lo stesso ministro del tesoro ad annunciare una manovra correttiva biennale da 25-30 miliardi.
Occorre prepararsi alle mobilitazioni, costruire nei luoghi di lavoro e nel territorio sentimenti e valori di solidarietà e di giustizia, costruire organismi di solidarietà dal basso per la lotta e nella lotta che si preannuncia.
In un Paese in cui il gioco del cannibalismo politico interno alle classi dominanti si fa pesante, proprio ora che il popolo non ha nemmeno monetine da lanciare addosso a corrotti e corruttori, si aprono spazi per una nuova cultura della politica, resiliente alla delega in bianco alle caste parlamentari, in un contesto in cui ancora una volta la realtà dello scontro di interessi tra le classi potrebbe travolgere il moderatismo della maggioranza della CGIL e radicalizzare le componenti più sensibili, iniettare fiducia nel sindacalismo di base e mobilitare tutte le strutture sociali e politiche di opposizione in un movimento di massa e di rinascita del protagonismo sociale per l’alternativa comunista e libertaria.In Italia e in tutta Europa, costruire e federare le lotte, federare gli organismi di resistenza e di ricostruzione di una società più giusta, più solidale, nell’autogestione e nell’autogoverno. Questo l’impegno dei comunisti anarchici europei e della FdCA.Non sarà il default finanziario ad abbattere gli Stati, ma il movimento rivoluzionario del proletariato auto-organizzato!!
Consiglio dei Delegati della FdCA
Reggio Emilia, 16 maggio 2010
giovedì 13 maggio 2010
Che cosa è la RU-486?
presso la Fondazione benetton spazi Bomben - via cornarotta 7 , treviso
CHE COS?é A PILLOLA ru-486?
un can can tutto italiano
organizza e conduce il circolo UAAR di Treviso in collaborazione della AIDM associazione italiana donne medico di mogliano veneto
www.uaar.it/treviso
treviso@aar.it
venerdì 7 maggio 2010
Presentazione di DIFENDERE LA RAZZA a Venezia
DIFENDERE LA “RAZZA” IDENTITA’ RAZZIALE E POLITICHE SESSUALI NELPROGETTO IMPERIALE DI MUSSOLINI
Il libro nasce da una ricerca sulla genealogia della mentalitàrazzista in Italia; un lavoro di tessitura tra la storia dell’impresacoloniale nel Corno d’Africa, i dispositivi dell’immaginario diconquista, le biopolitiche di Mussolini nell’impero e in territorionazionale.L’originalità di questa ricerca consiste nell’evidenziare, anche dauna prospettiva di genere, il convergere di diversi piani e codicicomunicativi, così come di diverse discipline e saperi nellacostruzione della “razza italiana”.Oggi, col riattivarsi sulla pelle di donne e uomini migranti, in nomedella sicurezza, di vecchi e sperimentati dispositivi razzisti ede-umanizzanti che si formarono proprio nei cinquantannidell’esperienza coloniale in Africa; col ripresentarsi nel linguaggioquotidiano di molte parole fascistissime dell’epoca; col riaffaciarsisempre piu’ potente di una concezione della donna e della famiglia distampo patriarcale.
www.nicolettapoidimani.it/docs/DlaR_ind...
www.nicolettapoidimani.it/docs/DlaR_pre...
La presentazione si svolge nell’Open source di Cà Tron, un giardinoriconquistato grazie all’autoassegnazione della casetta ex-custodeannessa alla struttura, sede della Facoltà di Pianificazione del Territorio(IUAV). Con questa protesta gli studenti oltre a reclamare alloggi acanoni calmierati, vogliono ottenere lo stanziamento dei fondi necessarial recupero funzionale del Palazzo (oggi declassato ad ospitaresole 100 persone per motivi di sicurezza).I ragazzi organizzano conferenze, mostre, dibattiti e ogni giovedì propongonol’appuntamento fisso per il Ca’peritivo un momento di confronto,socialità e discussione, pensato per interagire e far conoscerequesta vertenza che stanno portando con molta determinazione
OPEN SOURCE CA’ TRON Santa Croce 1957 actv San Stae